Sembra incredibile, ma è vero: i proprietari di climatizzatori potrebbero trovarsi a dover pagare multe fino a 100.000 euro. Una normativa poco conosciuta, ma che può colpire pesantemente chi non rispetta i precisi parametri indicati.
Con l’avanzare delle temperature estive, l’uso di climatizzatori diventa sempre più indispensabile. Ma attenzione: se non vengono rispettate alcune regole precise, si può incappare in multe davvero salate.
Innanzitutto, è necessario sottoporre i climatizzatori a controlli periodici da parte di tecnici qualificati. Questa non è una scelta, ma un obbligo imposto dalla legge, volto a garantire che i dispositivi rispettino i limiti di emissioni nell’atmosfera e siano efficienti dal punto di vista energetico.
Questi controlli dovrebbero essere effettuati con una frequenza che varia a seconda della potenza dell’unità: ogni 3 anni per i dispositivi con una potenza compresa tra 3 e 12 kW, ogni 2 anni per quelli tra 12 e 100 kW, e annualmente per quelli con potenza superiore a 100 kW.
Se i controlli non vengono effettuati nei tempi e nei modi previsti, le sanzioni possono essere molto pesanti. Le multe partono da un minimo di 500 euro per i ritardi nei controlli, ma possono arrivare fino a 40.000 euro nel caso di mancata esecuzione del controllo.
E c’è di più: in caso di uso di gas refrigeranti proibiti o di mancanza di documentazione sulla manutenzione, le multe possono arrivare fino a un massimo di 100.000 euro.
Queste misure non sono una punizione, ma rappresentano uno strumento importante per la protezione dell’ambiente e per garantire che i dispositivi utilizzati per raffreddare le nostre case ed uffici siano efficienti e sicuri. Perciò, per evitare brutte sorprese, è fondamentale rispettare le normative e assicurarsi che i propri climatizzatori siano sempre in regola.